Rosa canina
Comunissima nelle macchie e fra le siepi: è inconfondibile perché si presenta come un cespuglio molto rado, senza foglie e con bacche rosse ovali.
Queste bacche vengono seccate al sole dopo averle private dei semi e della peluria che contengono: si usano per farne marmellate (lavoro estremamente laborioso) o si conservano in vasetti per farne infusi.
I frutti, che si possono mangiare anche freschi, sempre dopo averne tolto l'interno, sono ricchissimi di vitamina C, cinque volte più del limone. Ha proprietà astringenti.
Si può fare un elisir di rosa canina, facendo macerare i frutti contusi in vino rosso: è un tonico energetico eccezionale, soprattutto per le persone anziane.